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7 canali per raggiungere i tuoi clienti

Abbiamo riassunto le principali dinamiche che porteranno i potenziali clienti a conoscerti, non a scegliere il tuo locale piuttosto che un altro, per quello c’è un altro articolo in fondo alla pagina.

Immagina di avere soltanto 7 tavoli nel tuo locale. Il tuo obiettivo sarà certamente quello di riempirli tutti, magari facendo più turni durante i week end.


Per fortuna stasera i tavoli sono tutti prenotati:


  1. Dottor Passaparola x 6

  2. Famiglia Di Passaggio x 3

  3. Ingegner Google x 5

  4. Mr Google My Business e Miss TripAdvisor x 2

  5. Festa Social x 12

  6. Miss Food blogger x 4

  7. Amici e parenti x 3


Scopriamo qualcosa sui nostri ospiti:





1. Passaparola


“Ieri ho cenato in un nuovo locale in centro, devi provarlo assolutamente!”

Il vecchio e caro passaparola funziona e funzionerà sempre. Alla base di questo meccanismo c’è l’esperienza altrui: tutto è affidato al servizio e alla qualità dei tuoi prodotti.

Non è vero, non tutto.

Esistono anche i locali di tendenza, quelli stilosi, di cui parlano tutti per qualche mese, ma ricordati che le mode passano e le persone si stancano prestissimo.


  • Pro: è gratis;

  • Contro: funziona solo se il tuo locale ha già una clientela affezionata.


 


2. Passaggio


Se il tuo locale si trova su una via principale, magari di fronte al monumento della città, la tua insegna è ben visibile, stai a un metro dall’uscita della metro e sei l’unico locale della zona, allora hai vinto! Sicuramente i tuoi clienti faranno la fila per cenare o bere da te, ma se così non fosse ti consigliamo di leggere attentamente i punti 3 e 4.


 


3. Google


Immagina di dover organizzare una cena in una città che non conosci, o di dover cercare un locale per un aperitivo vicino al tuo nuovo posto di lavoro, cosa fai? Impugni lo smartphone e avvii la ricerca. Ti sei mai accorto che non vai mai oltre la prima pagina di Google? In pratica è come se esistessero soltanto 10 locali. Il 75% delle persone non scorre mai oltre la prima pagina nei risultati di ricerca e l’80% ignora gli annunci Google.

Come fare allora per finire sulla prima pagina di Google? Hai due possibilità: una è pagare un esperto SEO, l’altra è pagare Google (campagne ADWords). Hai appena scoperto che per fare soldi servono soldi!

Ma non basta, il tuo sito dovrà essere compatibile con i dispositivi mobile, perché la maggior parte delle ricerche avvengono proprio da smartphone. I contenuti dovranno quindi essere leggeri, leggibili e ovviamente di qualità. Il 40% dei consumatori abbandona una pagina che impiega più tempo di tre secondi per caricare.


 


4. Google My Business e TripAdvisor


Sono sempre di più i consumatori che consultano e si fidano dei siti di recensioni per ottenere consigli su dove mangiare, sia nella loro città sia in viaggio. È il passaparola digitale, con tutti i pro e i contro.

Ciò che devi SEMPRE chiederti quando pensi a come migliorare le sorti della tua attività è: “come fanno i potenziali clienti a scegliermi? E perché spesso scelgono un mio competitor?”. La risposta a questa domanda, molto spesso è: i tuoi potenziali clienti cercano su TripAdvisor o Google Business la classifica dei migliori ristoranti e iniziano a leggere le recensioni. Dopodiché ne selezionano un paio, vanno su Google, cercano i nomi dei ristoranti e vanno sui siti ufficiali degli stessi. Nel sito consultano il menù, cercano i prezzi, le indicazioni stradali e altre informazioni utili e infine decidono dove prenotare.


 


5. Social


Ogni giorno riceviamo la solita domanda: "ma i social funzionano?" (sospiro!) A differenza di Google, TripAdvisor e Google Business, il modo in cui interagiamo con i social è opposto. Non siamo noi a cercare qualcosa, sono loro a proporsi, ogni giorno, a qualsiasi ora, ovunque.

In pausa pranzo, sul bus, in bagno, tutte le volte che apriamo Instagram o Facebook per perdere un po’ di tempo, siamo costretti a scorrere foto e video di ristoranti. Com’è possibile? Evidentemente qualcuno si è rivolto a dei professionisti.

Le campagne su Facebook permettono di targettizzare le sponsorizzazioni, rivolgendosi a potenziali clienti classificati per età, area geografica e mille altre informazioni che Zuckerberg ci ruba ogni giorno.


Cosa puoi fare con i social? Ecco qualche esempio:


  • Comunicare lo stile del locale

  • Intercettare nuovi potenziali clienti

  • Interagire con i clienti

  • Promuovere un’offerta di prodotti e/o servizi

  • Dare visibilità ai prodotti

  • Promuovere il lancio di un prodotto o un evento

  • Acquisire informazioni sui clienti

  • Migliorare la web reputation aziendale


“Si, ma il ragazzo che mi curava i social non mi ha fatto arrivare nemmeno un cliente e abbiamo solo 200 follower…”: proponigli un contratto da lavapiatti.


Solo qualche numero:


  • In Italia 35 milioni di persone sono presenti e attive sui canali social;

  • Spendiamo 6 ore connessi ad internet ogni giorno, e 1 ora e 57 minuti sui social;

  • Facebook è morto? No, e sta nella top 5 delle piattaforme preferite dagli italiani;

  • Facebook è il secondo sito più visitato, dopo Google ovviamente;

  • Instagram è al nono posto, preceduto da Pornhub.


 


6. Food Blogger


Un fenomeno in crescita sono i food blogger, che attraverso il web e i social condividono esperienze, ricette, idee, fotografie e opinioni sul mondo della ristorazione e sul tuo locale.

A quanto pare, il 33% dei Millennials (persone nate tra il 1981 e il 1996, che rappresentano il 55% degli utenti online in Italia, tra le 12:00 e le 21:00) fa affidamento a questi piuttosto che a riviste o libri. Ovviamente esistono migliaia di food blogger improvvisati, ma quelli bravi influenzano davvero le scelte dei potenziali clienti: l’81% dei consumatori online si fida delle informazioni trovate sui blog.


 


7. Amici e parenti


Qui c’è poco da dire, ti auguriamo di avere tantissimi amici e parenti, anche se a questi dovrai fare lo sconto.



 

In conclusione, ci teniamo a sottolineare un aspetto fondamentale: le persone verranno nel tuo locale per comprare un’esperienza, non il cibo.

Quando si tratta di andare a mangiare fuori, il cibo è uno degli ultimi parametri che le persone valutano, altrimenti basterebbe fare la spesa o ordinare a casa.

Il successo di un’attività è legato a diversi fattori che abbiamo descritto in questo articolo 7 ingredienti per un locale di successo, fanne buon uso. Cheers!



Per avere successo non esistono segreti. Serve impegno, aggiornamento, attenzione, responsabilità. Serve non accontentarsi mai. E affidarsi solo a professionisti, a partire dai fornitori, dallo staff, dalle consulenze. Questo articolo riassume gli elementi fondamentali per gestire il proprio locale: se vuoi approfondire le tematiche e scoprire tutti i nostri servizi, richiedi una consulenza gratuita.
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